La Commissione parlamentare antimafia, nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, come definite dalla legge istitutiva 2 marzo 2023, n. 22, ha definito si da subito un piano di lavoro individuando una serie di macro aree e di specifici filoni di inchiesta.
ATTIVITÀ
Sono state fino ad ora tenute 81 sedute di Commissione plenaria di cui 71 dedicate ad audizioni, per un totale di 69 soggetti auditi.
Il criterio generale è che le indagini si svolgano essenzialmente mediante audizioni in sede plenaria, mentre ai Comitati, che sono articolazioni interne della Commissione stessa, viene demandato lo svolgimento di ulteriore lavoro di approfondimento istruttorio.
Ad oggi la Commissione ha istituito 12 Comitati. Le sedute dei Comitati sono state 85, di cui 75 dedicate ad audizioni, per un totale di 97 soggetti auditi (vedi infra).
L’Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi ha la funzione di predispone il programma e il calendario dei lavori della Commissione, di esaminare le questioni, anche riguardanti componenti della Commissione, che dovessero sorgere nel corso dell’attività della stessa e di delibera sulle spese inerenti all’attività della Commissione. Ad oggi si sono svolte 47 riunioni dell’Ufficio di presidenza
Considerando Commissione plenaria, riunioni dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi e Comitati il totale delle ore di seduta ammonta a 230.
La presenza diretta della Commissione sul territorio è assicurata attraverso missioni e sopralluoghi. La Commissione ha svolto le seguenti 8 missioni: Foggia (situazione criminalità organizzata), Caivano e Nisida (influenza della criminalità organizzata sui giovani), Anzio e Nettuno (comuni sciolti per infiltrazioni), Palermo (Museo del presente), San Luca (‘ndrangheta e assenza candidature elezioni locali), Milano (IPM Beccaria), L’Aquila (casa circondariale 41-bis), Prato (“mafia cinese”), Roma (casa circondariale di Rebibbia).
La Commissione, nell’ambito dell’attività di inchiesta sui vari filoni, ha rivolto 216 richieste di atti e informazioni di cui 133 a uffici giudiziari. Le restanti 83 sono state indirizzate a soggetti diversi, tra cui Forze dell’ordine, DIA, UIF, CSM, DAP e Ministeri.
Si segnala inoltre che la Commissione ha ricevuto dall’inizio della sua attività 501 esposti/istanze provenienti da soggetti diversi e concernenti segnalazioni relative a specifici episodi o situazioni locali di criminalità organizzata. La Commissione ha proceduto agli approfondimenti del caso, provvedendo in diversi casi a trasmettere gli atti alle autorità competenti per l’eventuale seguito. Particolare attenzione è stata dedicata alle istanze provenienti dai familiari delle vittime e dai testimoni di giustizia. La Commissione ha infatti esaminato e approfondito 21 istanze sollevate da familiari delle vittime di mafia e 30 istanze provenienti da testimoni di giustizia (vedi infra).
Al fine di acquisire un quadro conoscitivo esaustivo sulla situazione della criminalità organizzata nel Paese, la Commissione ha avviato i propri lavori ascoltando i responsabili delle Procure della Repubblica più importanti sotto questo profilo. Sono stati auditi il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, i Procuratori della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, di Palermo, Maurizio de Lucia, di Bari, Roberto Rossi, di Milano, Marcello Viola, di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e di Napoli, Nicola Gratteri.
FILONI DI INCHIESTA
- Strage di via D’Amelio
In primo luogo, la Commissione ha inteso avviare un filone di indagine teso ad approfondire le vicende relative alle più importanti stragi di mafia, a partire dalla strage di via D’Amelio.
In particolare, sono stati acquisiti atti e svolte audizioni per chiarire quali furono le cause che condussero ad una accelerazione della strage, muovendo da un’analisi delle vicende sulle quali si era polarizzata l’attenzione del magistrato nell’arco di tempo intercorrente tra la strage di Capaci e la sua eliminazione, tra cui il rapporto del ROS dei Carabinieri in materia di mafia e appalti.
Su questo aspetto, va ricordato l’importante opera di ricognizione documentale della Commissione che ha condotto alla desecretazione di alcuni significativi documenti, sinora inediti, antecedenti di poco la morte di Paolo Borsellino.
La Commissione ha finora svolto, sul filone in oggetto, l’audizione di 13 soggetti: la figlia del dottor Borsellino, Lucia, e l’avvocato Fabio Trizzino – legale dei figli del magistrato; Salvatore Borsellino, fratello del magistrato, l’avvocato Fabio Repici; gli ex magistrati Augusto Lama, Antonio Di Pietro e Gioacchino Natoli; l’ex sostituto procuratore di Palermo, Luigi Patronaggio; l’avvocato Ugo Colonna; il giornalista Michele Santoro; il giornalista Luca Rossi; il tenente colonnello in congedo Carmelo Canale; il generale in congedo Mario Mori e il colonnello in congedo Giuseppe De Donno.
Per approfondire le circostanze emerse nel corso delle audizioni sono state inviate 33 richieste di atti e informazioni agli uffici giudiziari: 8 alla Procura di Caltanissetta, 8 agli uffici giudiziari di Palermo, 3 alla Procura di Messina, 12 ad altri uffici giudiziari. Ulteriori richieste sono state indirizzate al CSM e a organi investigativi (DIA; Sco).
- Dossieraggio
A seguito delle audizioni del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e del Procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone la Commissione ha altresì convenuto di occuparsi, per i profili di propria competenza, dell’inchiesta sull’accesso abusivo a sistema informatico o telematico nella vicenda nota come “dossieraggi”.
Nel corso dell’inchiesta sono stati auditi 14 soggetti: il dott. Giovanni Melillo (Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo), il dott. Raffaele Cantone (Procuratore della Repubblica di Perugia), il generale Andrea De Gennaro (Comandante Generale della Guardia di finanza), il generale Michele Carbone (direttore della Direzione Investigativa Antimafia), il dott. Enzo Serata (direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia), Emiliano Fittipaldi (direttore del quotidiano “Domani”), in tre separate sedute il dottor Giovanni Russo (già procuratore aggiunto della DNAA), cinque appartenenti o ex appartenenti alle forze di polizia come testimoni delle vicende in esame (Giovanni Padula, Stefano Rebechesu, Massimo Carlesi, Angelo Falato, Giuseppe Puzzo). Sono inoltre stati auditi il presidente della SOGEI Paolo Savini e l’amministratore delegato, Cristiano Cannarsa.
Nell’ambito di tale inchiesta è stata acquisita una notevole mole di atti (per un totale di 13.475 pagine) dalla DNAA, dalla Procura della Repubblica di Perugia, nonché dalla Guardia di finanza, dalla DIA e da SOGEI.
- Applicazione degli articoli 4-bis e 41-bis O.P.
Ulteriore specifico filone di inchiesta concerne da un lato l’applicazione dell’articolo 41-bis dell’Ordinamento penitenziario e dall’altro le novità introdotte dal decreto legge 31 ottobre 2022, n. 162 all’articolo 4-bis del medesimo ordinamento, con specifico riguardo ai benefici penitenziari concessi a soggetti detenuti per gravi reati di mafia.
Nell’ambito di tale filone sono state finora effettuate due missioni della Commissione in occasione delle quali sono state svolte audizioni formali. Alla Casa circondariale dell’Aquila sono stati ascoltati il direttore del penitenziario, il presidente del tribunale di sorveglianza dell’Aquila, il provveditore di Lazio, Abruzzo e Molise, il comandante di reparto della polizia penitenziaria e il responsabile del Gruppo operativo mobile. A Rebibbia sono stati ascoltato il direttore della casa circondariale, il direttore del Gruppo operativo mobile, il comandante della polizia penitenziaria, il capo area educativa e il responsabile del Reparto operativo mobile.
Per approfondire i temi in oggetto sono state rivolte al DAP 4 specifiche richieste di dati e informazioni.
Nell’ambito di questo filone sono stati auditi il giornalista Salvo Palazzolo, Giommaria CUCCURU, presidente del Tribunale di sorveglianza di Sassari, Antonio MINCHELLA, presidente del Tribunale di sorveglianza di Perugia.
- Mafie al Nord
L’espansione delle mafie in aree diverse da quelle di tradizionale radicamento è oggetto di specifico focus di approfondimento della Commissione.
Attesi i pericoli connessi a tale infiltrazione, che riguarda prevalentemente il tessuto economico delle regioni del centro-nord del Paese, la Commissione ha ritenuto necessario rivolgere una rinnovata attenzione al tema al fine di comprende il fenomeno e suggerire azioni mirate soprattutto con riferimento ai processi in atto di espansione della ‘ndrangheta nell’Italia settentrionale.
A tal fine sono stati auditi i procuratori della Repubblica di Torino, Milano, Genova, Venezia, Trento, Bologna e Reggio Emilia per una visione più dettagliata delle realtà criminali territoriali. È stato inoltre audito il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria per un quadro generale delle indagini riguardanti le ndrine calabresi e le loro proiezioni ultraregionali.
Sul tema ‘ndrangheta, di rilievo è la missione eseguita dalla Commissione a San Luca (RC), cittadina tristemente nota per essere non solo un luogo altamente simbolico per la criminalità calabrese ma anche perché da tempo non vengono presentate liste in occasione delle elezioni amministrative.
- Criminalità organizzata romana
Specifico tema di approfondimento della Commissione è criminalità romana cd. “autoctona” e le sue relazioni con le consorterie tradizionali mafiose presenti nella Capitale e sul litorale romano.
In merito, è stato audito il procuratore della Repubblica di Roma, dottor Francesco Lo Voi, il procuratore aggiunto Ilaria Calò e la giornalista Francesca Fagnani da tempo impegnata in inchieste giornalistiche sulle principali dinamiche criminali che insistono sulla Capitale.
Specifiche richieste di atti e informazioni sono state indirizzate agli uffici giudiziari romani. In particolare alla Procura di Roma sono state rivolte 5 richieste ciascuna delle quali riguardanti più procedimenti al fine di acquisire un quadro generale della situazione della criminalità romana. Specifica attenzione è stata rivolta al fenomeno della restrizione in comunità terapeutiche di soggetti di vertice delle organizzazioni criminali.
Attenzione particolare è stata rivolta ai comuni di Anzio e Nettuno, con una specifica audizione delle commissioni straordinarie e una missione della Commissione . Si è avviato un approfondimento relativo al comune di Aprilia ancora prima che intervenisse il suo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
- Vittime della mafia e testimoni di giustizia
La Commissione ha rivolto fin dal suo insediamento una particolare attenzione alle problematiche concernenti le vittime delle mafie e il trattamento dei testimoni di giustizia. È stato creato uno specifico Comitato per l’approfondimento di tali temi.
È stato affrontato il tema in particolare il tema della preclusione assoluta all’erogazione dei benefici economici previsti per i familiari delle vittime di mafia in caso di sussistenza di legami familiari entro il quarto grado con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata.
Grande attenzione è stata prestata nei confronti delle istanze provenienti dai familiari delle vittime e dai testimoni. La Commissione ha infatti esaminato ed approfondito 20 istanze sollevate da familiari delle vittime e 30 istanze provenienti da testimoni di giustizia.
- “Liberi di scegliere”
Nell’ambito delle iniziative avviate per la prevenzione e il contrasto all’azione e alla cultura mafiosa, la Commissione ha dedicato particolare attenzione alla protezione dei minori e agli strumenti a disposizione della magistratura e della società civile per sottrarre i giovani all’attrazione delle cosche.
In questo contesto, una best practice unanimemente lodata è il progetto “Liberi di scegliere” avviato dal 2012 su impulso del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria (Presidente Roberto Di Bella, attualmente Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania) per aiutare e dare una alternativa di vita ai minori provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o che siano vittime della violenza mafiosa ed ai familiari che non intendono più continuare a vivere e far crescere i figli in contesti mafiosi e di criminalità organizzata.
La Commissione, credendo fino in fondo alla bontà di questa iniziativa, ritiene necessario che siano maturi i tempi per superare la transitorietà dei protocolli e così giungere, attraverso una proposta di legge, all’adozione di un quadro normativo che dia stabilità a iniziative, quali quelle promossa dal dottor Di Bella, che sono senz’altro utili a sottrarre i minori alla criminalità organizzata.
Gli approfondimenti sul tema sono svolti nell’ambito di un apposito Comitato (”Protezione dei minori e la cultura della legalità”) che sta svolgendo le attività istruttorie per l’elaborazione di un apposito articolato normativo.
In commissione plenaria in totale anonimato e in seduta segreta sono state audite due donne inserite nel Protocollo Liberi di scegliere.
- Mafia e politica
In ottemperanza al mandato previsto dalla legge istitutiva, la Commissione ha approfondito i temi riguardanti il voto di scambio politico mafioso e più in generale i collegamenti tra le organizzazioni mafiose e le amministrazioni locali.
In questo quadro si è ritenuto di effettuare un ciclo di audizioni sulle indagini svolte dalle procure distrettuali di Genova e Bari riguardanti esponenti politici di rilievo rispettivamente nella regione Liguria e nel comune del capoluogo pugliese.
Per le vicende liguri, è stato audito il procuratore della Repubblica di Genova, dottor Nicola Piacente.
Per le ipotesi di infiltrazione mafiosa in una società municipalizzata del comune di Bari, è stata audita la dott.ssa Giulia Romanazzi, quale presidente della sezione Misure di prevenzione del locale tribunale, il dott. Roberto Rossi, procuratore della Repubblica di Bari e Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
La Commissione ha inoltre chiesto e acquisito presso gli uffici giudiziari competenti la documentazione relativa alle indagini rese note dagli organi di stampa riguardanti il voto di scambio politico mafioso e i collegamenti tra le organizzazioni mafiose e le amministrazioni locali.
In particolare è stata acquisita documentazione dagli uffici giudiziari di Palermo, Catania, Avellino, Campobasso, Torino, Salerno, Brescia.
- Verifiche del rispetto del codice di autoregolamentazione
In occasione delle consultazioni elettorali, la legge istitutiva richiede alla Commissione di procedere ad una verifica della rispondenza delle candidature ai requisiti previsti dal cd. “codice di autoregolamentazione”.
La Commissione nella corrente legislatura è stata più volte impegnata in questa delicata attività di verifica che richiede l’esecuzione di accurati accertamenti in tempi brevi anche grazie alla cooperazione della Direzione Nazionale Antimafia, degli uffici giudiziari (procure, tribunali e corti d’appello), nonché delle prefetture interessate.
In particolare sono state effettuate le verifiche per seguenti le tornate elettorali:
22-23 ottobre 2023: comunali, province autonome, suppletive Senato
25 febbraio 2024: regionali Sardegna
10 marzo 2024: regionali Abruzzo
21 e 22 aprile 2024: regionali Basilicata
8 e 9 giugno 2024: membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia
8 e 9 giugno 2024: regionali Piemonte, 29 comuni capoluoghi di provincia, 14 comuni non capoluogo di provincia con popolazione superiore a 50.000 abitanti, comune di Casal di Principe e 7 comuni sciolti per infiltrazioni
27 e 28 ottobre 2024: regionali Liguria
17 e 18 novembre 2024: regionali Emilia-Romagna e Umbria e 5 comuni sciolti per infiltrazioni
25-26 maggio 2025: 4 comuni capoluoghi di provincia, 2 comuni non capoluogo di provincia con popolazione superiore a 50000 abitanti, e 5 comuni sciolti per infiltrazioni.
- Pubblicazione di documenti.
La Commissione ha approvato la pubblicazione di cinque documenti, inseriti nelle «Relazioni e documenti di Commissioni parlamentari (bicamerali) di inchiesta» a cura del Parlamento (i cosiddetti DOC). “Per la memoria di padre Giuseppe Puglisi”, approvato il 12 settembre 2023 (DOC XXIII n. 1); “Per la memoria di don Giuseppe Diana-pubblicazione di atti e documenti”, approvato il 14 marzo 2024 (DOC XXIII n. 2); la “Relazione sulla situazione della criminalità organizzata nella provincia di Foggia. Risultanze della missione svolta a Foggia l’8 settembre 2023”, approvata il 14 marzo 2024 (DOC XXIII n. 3); la “Relazione sulle risultanze della missione svolta a San Luca il 19 e 20 giugno 2024”, approvata il 26 febbraio 2025 (DOC XXIII n. 7); “Il Maxiprocesso di Palermo. Ordinanza-Sentenza dell’8 novembre 1985”, documento approvato il 20 maggio 2025 (DOC XXIII n. 9).
- Protocolli
La Commissione tra i vari strumenti mediante i quali promuovere il raggiungimento delle finalità stabilite dalla legge istitutiva, può stipulare protocolli d’intesa con autorità, enti e soggetti istituzionali. Al riguardo, fino ad oggi, la Commissione ha stipulato i seguenti protocolli:
- protocollo di intesa con la Fondazione Falcone la quale, nata in memoria del giudice Giovanni Falcone, fin dall’inizio si è posta come obiettivo la costruzione di percorsi di educazione alla legalità democratica e di formazione dei giovani, a partire dalla memoria storica dei fatti di mafia. L’intesa è diretta a promuovere forme di collaborazione per diffondere la conoscenza dei fenomeni di criminalità organizzata e favorire l’attivazione del loro contrasto culturale, a partire dalla memoria delle vittime. Si segnalano in particolare le iniziative promosse dalla Fondazione in occasione della Giornata della legalità, il 23 maggio, volte a commemorare le vittime di tutte le mafie e in particolare della strage di Capaci e quelle legate al Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino istituito a Palermo.
- protocollo di intesa con l’Associazione di promozione sociale “Quarto Savona 15”, sorta su iniziativa della vedova di Antonio Montinaro. caposcorta del giudice Giovanni Falcone, con l’obiettivo di mantenere la memoria della strage di Capaci del 23 maggio 1992, “trasformando il dolore in azioni concrete”. L’intesa è rivolta soprattutto alla attivazione di forme di collaborazione rivolte a docenti e studenti di ogni ordine e grado, dirette a favorire la diffusa conoscenza dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata e degli strumenti predisposti dallo Stato per combatterli.
- protocollo di intesa con la piattaforma di social media TikTok Technology Limited, società ai sensi del diritto irlandese. L’intesa mira a condividere obiettivi strategici e sviluppare progetti concreti diretti ad aggiornare le procedure interne per rafforzare l’individuazione di eventuali contenuti che sostengano o esaltino la criminalità organizzata o glorifichino figure o episodi a essa collegate o denigrino persone o istituzioni che lottano o hanno lottato contro le mafie, anche mediante la formazione del personale della società sui comportamenti, sui segnali e sui contenuti di carattere mafioso quali, tra gli altri, l’uso di specifici hashtag, emoji e/o brani musicali. L’intesa, su cui ha recentemente convenuto alla unanimità l’Ufficio di presidenza della Commissione, verrà formalizzata nei prossimi giorni.
ELENCO COMITATI E AUDIZIONI NEI COMITATI
Le sedute di audizioni svolte dai Comitati sono 75, per un totale di 97 soggetti auditi.
I COMITATO
Regime degli atti
Il I Comitato, non svolge audizioni e si occupa di approfondire le questioni concernenti i criteri generali per la classificazione degli atti e dei documenti, anche al fine di stabilirne la consultazione e la riproducibilità nell’ambito della Commissione, nonché la trasmissione alle autorità richiedenti. Ha, ad oggi, svolto 3 sedute.
II COMITATO
Gestione dei beni sequestrati e confiscati, misure non ablatorie ed effetti delle informazioni antimafia interdittive
- Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (dott.ssa Giovanna Greco, consigliere segretario con delega area Funzioni Giudiziarie e ADR, accompagnata dal dottor Luca D’Amore, della Fondazione nazionale dei commercialisti, area giuridica).
- Giuseppe Sanfilippo, presidente dell’Istituto nazionale degli amministratori giudiziari, accompagnato dal dottor Sandro Cavaliere, coordinatore comitato scientifico, dal dottor Giovanni Mottura, presidente onorario, e dal dottor Donato Pezzuto, consigliere.
- Massimo Ferraro, direttore della Fondazione osservatorio agromafie.
- Dottor Franco Giorgio De Cristoforo, presidente dell’Associazione casa famiglia Rosetta.
- Matteo Ottavi e Paolo D’Amico della Banca nazionale del lavoro.
- Fabrizio Leandri, Chief Lending Officer del Monte dei Paschi di Siena.
- Rappresentanti di Equitalia Giustizia S.p.A. (Gianluca Ambrosio, fondo unico giustizia penale; Flavia Incecchi, legale istituzionale; e Simone Orsini, Gestione Finanziaria FUG, di Equitalia Giustizia S.p.A).
- Paola Pastorino, presidente dell’Associazione manager whitelist.
- Gianluca Varraso, professore ordinario di diritto processuale penale e di diritto penitenziario.
- Giovanbattista Tona, Consigliere presso la Corte di Cassazione.
- Andrea Venegoni, Procuratore europeo delegato, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
- Stefano Finocchiaro, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.
- Anna Maria Maugeri, docente di diritto penale presso l’Università degli Studi di Catania.
- Stefano Consiglio, presidente Fondazione “Con il Sud”.
- Carla Pansini, docente di procedura penale presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
- Filippo Giorgetti, sindaco di Bellaria Igea Marina, Gianguido Nobili e Ivan Cecchini, dirigenti amministrativi del Comune.
- Giuseppe Daviddi, sindaco del Comune di Casalgrande (RE) e di Emanuele Cavallaro, sindaco del Comune di Rubiera (RE).
- Ciro Grandi, professore associato di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara.
- Homar Verona.
- Luigi Corvino, presidente della Pro Loco del comune di Casal di Principe.
- Paola Spena, Commissario straordinario per il recupero e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
- Rappresentanti di Banca Intesa Sanpaolo. (Antonio Caputo, responsabile National public affairs, di Raffaele Cosimo, responsabile Direzione centrale anti financial crime; Elena Marini responsabile Mlt Npe & public finance credit legal advisory; Stefano Martarelli, responsabile Coordinamento crediti banca dei territori).
- Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, e Bruno Pigozzo, coordinatore dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza Regione Veneto.
III COMITATO
Infiltrazioni mafiose nelle istituzioni territoriali e negli enti locali
- Professor Renato Rolli, professore di diritto amministrativo presso l’Università della Calabria, accompagnato dagli avvocati Caterina Rago e Danilo Granata.
- Prefetto Claudio Palomba, capo Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, accompagnato dal viceprefetto Fabio Giombini, capo ufficio staff controllo organi della competente Direzione centrale per le autonomie.
- Dottor Amedeo Scarsella, segretario nazionale dell’Unione segretari comunali e provinciali.
- Dottor Stefano Donati, segretario generale dell’Associazione nazionale comandanti e ufficiali dei corpi di polizia municipale.
- Carmine Pagano, sindaco di Roccapiemonte.
- Paola Lanzara, sindaco di Castel San Giorgio.
- Franco Gabrielli, prefetto.
- Nicola Gullo, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Palermo.
IV COMITATO
Vittime della mafia e testimoni di giustizia
- Nicola Zupo, Direttore del Servizio Centrale di Protezione.
- Maria Grazia Nicolò, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
- Nadia Maria Rizzello.
V COMITATO
Adempimenti urgenti
- Paolo Pozzi e Martina Pozzi e dei rispettivi legali, avvocati Fabrizio Gallo e Marco Gaetano Malara.
- Graziella Di Mambro, giornalista di Latina Oggi.
- Benedetto Zoccola, ex Vicesindaco del Comune di Mondragone.
- Tiberio Bentivoglio, imprenditore.
- Luigi Maiello, dirigente del Comune di Pomigliano d’Arco.
VI COMITATO
Cultura della legalità e protezione dei minori
- Dottor Marcello D’Amico, presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria e del dottor Roberto Di Palma, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria.
- Dottoressa Claudia Caramanna, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, e di Flora Randazzo, presidente del Tribunale per i minorenni di Palermo.
- Dottoressa Maria De Luzenberger Milnernsheim, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, e della dottoressa Paola Brunese, presidente del Tribunale per i minorenni di Napoli.
- Dottor Antonio Sangermano, capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
- Dottor Nicola Zupo, direttore del Servizio centrale di protezione.
- Maria Carla Gatto, Presidente del Tribunale dei minorenni di Milano.
VII COMITATO
Mafie straniere e proiezioni internazionali delle mafie autoctone
Luca Tescaroli, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Prato.
VIII COMITATO
Infiltrazione e condizionamento mafioso negli appalti e nei contratti pubblici
- Maria Rita Cocciufa, prefetto di Reggio Emilia.
- Generale dell’Arma dei Carabinieri Antonio Basilicata, accompagnato dal Colonnello della Guardia di Finanza Luigi Smurra e dal primo dirigente della polizia di Stato Francesca Romana Capaldo.
- Massimo Mariani, prefetto di Palermo.
- Senatore Guido Castelli, commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.
- Michele Di Bari, prefetto di Napoli.
- Maria Grazia Nicolò, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
- Pio Silvestri, Procuratore generale presso la Corte dei conti, accompagnato dalle dottoresse Lucia Palomba e Alessandra Toma, funzionarie della Corte dei conti.
IX COMITATO
Infiltrazioni mafiose nell’economia legale
- Vincenzo Ciconte, professore di ‘Storia delle Mafie Italiane’ presso l’Università di Pavia.
- Enzo Serata, direttore dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia.
X COMITATO
Mafie e nuove tecnologie: utilizzo da parte delle mafie di piattaforme di comunicazione criptata e valute virtuali
- Eugenio Santagata, chief public affairs & security office del Gruppo TIM, accompagnato da Sabina Strazzullo, responsabile national institutional affairs & trade associations di TIM, Massimo Romiti, responsabile servizi autorità giudiziaria standard e fuori standard di TIM, Angelo Di Marzio, lead cyber developer di Telsy, Francesca Nuti, head of national institutional affairs di TIM.
- Luca Flebus, comandante del reparto indagini telematiche del ROS dell’Arma dei Carabinieri, accompagnato dal capitano Giuseppe Specchio, comandante della 3^ Sezione del reparto indagini telematiche del ROS, e dal capitano Vincenzo Ferrigno, addetto alla 1^ sezione del III Reparto analisi del ROS.
- Ivano Gabrielli, direttore del Servizio polizia postale e telecomunicazioni.
- Dottor Andrea Formenti, fondatore di Area S.p.A, accompagnato dal dottor Eduart Biasizzo.
- Giovanni Nazzaro, direttore della Lawful Interception Academy.
- Vincenzo Nicolì, direttore del Servizio centrale operativo della polizia di Stato.
- Jacopo Della Torre, docente di diritto processuale penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova.
- Agnese Del Giudice, assegnista di ricerca in diritto processuale penale.
- Gianluca Vitagliano, comandante reparto antifalsificazione monetaria dei Carabinieri.
- Gianfranco Torriero, direttore generale vicario dell’ABI, Francesca Palisi, direttore centrale dell’ABI, Maria Carla Gallotti responsabile ufficio rapporti istituzionali italiani dell’ABI.
- Antonio Mancazzo, comandante del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza.
XI COMITATO
Infiltrazioni mafiose nelle manifestazioni sportive e legami tra criminalità organizzata e società sportive
- Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana giuoco calcio.
- Vito Tisci, presidente del settore giovanile e scolastico della FGCI, accompagnato dal dottor Vito Di Gioia.
- Giancarlo Abete, presidente Lega nazionale dilettanti.
- Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione italiana calciatori. accompagnato dal dottor Fabio Appetiti, responsabile delle relazioni istituzionali dell’Associazione.
- Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
XII COMITATO
Sistema Cilento con particolare riguardo all’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo
- Gerardo Spira, ex segretario comunale del comune di Pollica.
- Arturo Calabrese, giornalista.
- Peppe Rinaldi, giornalista.
- Guglielmo Bottiglieri, brigadiere capo qualifica speciale dell’Arma dei carabinieri in congedo.
- Antonio Manzo, giornalista.
COMITATI RIUNITI
II – III – VIII
Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
II – VIII
Costantino Visconti, professore ordinario di scienze politiche e delle relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Palermo, accompagnato dal professor Enzo Bivona, docente di Economia Aziendale, e dal professor Andrea Merlo, docente di diritto penale, anch’essi presso l’Università di Palermo.
III – VIII
- Dottor Michele Corradino, presidente di Sezione del Consiglio di Stato.
- Sindaco, prof. Gaetano Manfredi, presidente dell’ANCI, accompagnato dalla dottoressa Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, Stefania Dota, vice segretario generale dell’ANCI, e Sabrina Iadarola, portavoce del presidente.
- Gerardo Stefanelli, membro del comitato direttivo dell’Unione Province d’Italia, accompagnato da Alessandro Cozzolino, capo di Gabinetto del presidente Stefanelli, Piero Antonelli, direttore generale dell’UPI, Gaetano Palombelli, funzionario dell’UPI, Barbara Perluigi, responsabile Ufficio stampa UPI.